BREVE STORIA

Gli abitanti si chiamano: Castellinesi. Il nome è un diminutivo del termine "Castello". La specifica deriva dal latino maritima ed assume il senso di maremmano (contrada marittima). Probabile di origini etrusche, nel 900 ci furono intense attività di compravendita di terreni e nel 1200 si costituì in Comune. Nel 1267 vendettero il castello di Aldo Brando alla Repubblica di Pisa il quale era di proprietà della Consorteria dei Sovana nel grossetano. Nel 1345 signoreggiava in Castellina Giovanni della Gherardesca detto Bacarozzo, Conte di Montescudaio e Vicario di Pisa per la Maremma, il quale incitò gli abitanti alla ribellione  di Castellina alla Repubblica di Pisa, così come fecero i suoi fratelli in altri paesi della Maremma. La ribellione non durò molto e Castellina ritornò  sotto la Repubblica di Pisa fino al 1406  quando subentrò la Repubblica di Firenze e sotto il dominio fiorentino Castellina ebbe statuti propri e ne seguì le sorti. Nel 1628 Ferdinando II eresse Castellina in marchesato concedendo il Castello in feudo al Signor Lorenzo De’ Medici, durante questo periodo si ebbe la peste. Moltissime furono le vittime anche in Castellina. Nel Risorgimento Castellina contribuì attivamente alle lotte di indipendenza del 1848-1859 con propri cittadini i quali contribuirono alla cacciata dei Lorena. Nel 1861 entrò a far parte del Regno d'Italia. Castellina Marittima sorge in uno scenario classico di paesaggio toscano: colline coltivate a olivo, vite e grano, filari di cipressi e rigogliosa macchia mediterranea, habitat naturale di cinghiali e altri animali selvatici. La località è stata un rinomato centro di escavazione dell'alabastro sin dal secolo scorso e l'economia locale al giorno d'oggi è concentrata sull'agricoltura e da alcune attività produttive, anche il turismo ha una certa importanza per l'economia locale ed il turista è attratto dai monumenti storici, Chiese e dall' Ecomuseo dell'alabastro. Una visitina anche in questo comune pisano può essere solo un'esperienza positiva.