La Lunigiana I Comuni della Lunigiana sono: In Provincia di Massa Carrara: Aulla, Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Villafranca in Lunigiana, Zeri.
In Provincia della Spezia: Ameglia, Arcola, Bolano, Castelnuovo Magra,
Luni, Santo Stefano Magra, Sarzana, Vezzano Ligure. Lunigiana: 22 Comuni per
formare questo territorio, a cavallo tra i confini della regione
Toscana, Emilia Romagna e Liguria. In questa sezione del portale viene
considerata la parte nella Provincia di Massa Carrara. Gli abitanti autoctoni hanno avuto gli
stessi discendenti, i
Liguri-Apuani o Sengauni.
Nel IV secolo a.C. alcune popolazioni liguri si spostarono a sud e a est
dell'Appennino Tosco-Emiliano, sotto la spinta delle invasioni
Celtiche
, creando dei nuclei abitativi stabili nei monti dell'Appennino, formandosi
delle tribù più o meno numerose e tutte assieme diedero vita all'alleanza
del popolo Ligure-Apuano o anche Ligure Montano. Il III secolo a.C. fu
relativamente calmo in questa zona, dove si ebbero degli scambi commerciali
con gli
Etruschi
ed il legname, la lana ed il vino erano merce di scambio con i Pisani e gli
abitanti della bassa valle del Serchio e della Versilia. I primi scontri per
l'espansione romana furono verso la metà del III secolo a.C. dove,
probabilmente, furono coinvolti anche gli Apuani. Lo scontro diretto più
cruento si ebbe durante la
Seconda Guerra Punica
(218-201 a.C.) i Liguri si allearono apertamente dalla parte di
Annibale e alla fine della guerra i romani si impegnarono a combattere
gli irriducibili Liguri-Apuani che li ostacolavano nella loro espansione
verso l'Italia settentrionale. Gli scontri durarono per molti anni con atti
di guerriglia e ormai di dimensioni minime si arroccarono nelle vette
dell'Appennino. Nel 180 a.C. si ebbe lo scontro finale con la sconfitta dei
Liguri i quali furono deportati in massa nel
Sannio,
lasciando ai romani l'espansione verso il Nord e la costruzione
delle colonie di Lucca e Luni. Il nome deriva dalla colonia romana di Luni,
fondata nel 177 a.C. alla foce del fiume Magra. Si ebbe una costruzione
eccezionale della città dai reduci delle ultime guerre con i Liguri. Luni
divenne molto presto un centro importante per l'Impero, sia per il commercio
sia come base delle legioni i quali dilagarono oltre i confini italici. Nel
Medioevo quando si parla di provincia di Lunigiana ci si
riferisce, così come era al tempo dei Romani, ad un territorio di grandi
dimensioni, quello della diocesi di Luni che comprendeva Spezia,
Massa-Carrara, la Garfagnana sino a Parma nella città di Albareto,
comunemente chiamata Lunigiana Storica. Orde barbariche invasero anche la
Lunigiana,
Ostrogoti,
Bizantini,
Longobardi e
Franchi furono fautori di scorribande nel territorio, ormai abbandonato
dai romani per la decadenza dell'Impero, ed il territorio della bassa
Lunigiana avviato all'impaludamento con anni di carestie e malattie,
costrinse le popolazioni a rifugiarsi nelle colline circostanti, formando
altri villaggi, tutt'ora esistenti. Il periodo del Medioevo ha lasciato
castelli, fortezze a testimonianza del periodo turbolento ed i maggiori
fautori furono i
Malaspina
(Spino Secco e Spino Fiorito) discendenti degli Adalberti che ebbero da
Carlo Magno, nell'802, l'investitura del possesso di gran parte del
territorio lunigianese. Gli anni della
Rivoluzione Francese e di Napoleone, determinano anche in Lunigiana la
fine del feudalesimo. I feudi vennero inglobati nella
Repubblica Cisalpina e poi entrarono nel Regno Italico. Durante la II
guerra mondiale nella Lunigiana, per la caratteristica del territorio, punto
di passaggio per le regioni del Nord, ci fu un'attività partigiana molto
attiva contro i nazi-fascisti, per la presenza della
Linea Gotica che divideva la regione dalla parte libera da quella ancora
sotto l'occupazione tedesca. Alla fine della guerra proposero di riunificare
le città della Lunigiana Storica formando così una nuova regione, la
Lunezia, ma questa è un'altra storia. Per il calendario delle manifestazioni in Lunigiana clicca QUI
Per arrivare da queste parti. In autostrada, per la bassa Lunigiana uscire al
casello di Sarzana (A12), mentre per la Lunigiana imboccare la Parma-Mare o
Autocisa (A15), dove si avranno dei panorami di rara bellezza e dalla natura
incontaminata, costruzioni di rievocazione storica disseminate nelle località
che si trovano lungo il percorso tortuoso dell'Autocamionabile della Cisa. Per
una visita turistica negli antichi borghi da non dimenticare le frazioni e
località sperdute perché tutte quante formano... ...La Lunigiana. Per saperne di più visita:
www.lunigiana.ms.it Chiunque può
contribuire, con proprie opere, notizie, correzioni, per un miglioramento e
ampliamento di amalaspezia.eu |